Operatore in psicogenealogia e costellazioni familiari ad approccio immaginale
“Ciascuno di noi vive mettendo in scena un mito: vedere questo mito, evocare e imparare a dialogare con le immagini dei sogni e della genia, significa avviarsi alla guarigione.
Uno strumento fondamentale per accedere alla memoria della stirpe e liberarsi dei nodi transgenerazionali, ampliamente utilizzato anche nel coaching per la leadership e nelle aziende.
Un percorso di autentica rinascita che condurrà al di fuori dell’angusta prospettiva dell’Io sino a incontrare l’anima.
Riconoscere e nobilitare le emozioni che gli archetipi rappresentano, piuttosto che curarle, nel tentativo di far corrispondere i nostri comportamenti a parametri socialmente ritenuti vantaggiosi.
Avere il coraggio di lasciare che l’anima si esprima correttamente nel suo processo creativo.
Tutto questo significa avere la possibilità di vivere una vita felice e realizzata.”
Selene Calloni Williams
La psicologia dell’immaginale o psicologica archetipica fornisce i modi per trasvalutare le esperienze degli antenati e dei loro discendenti, scoprendo il mito transgenerazionale che si stanno mettendo sulla scena della vita.
L’approccio immaginale, che viene dalla psicologia archetipica di Hillman dalla visione del suo maestro, C. G. Jung, applicato alle costellazioni familiari punta a dare al dramma che gli avi portano sulla scena una dimensione epica che li riscatta.
In altre parole, gli eventi del passato vengono recepiti in senso simbolico come forse ricorrenti, capaci persino di potenziarsi passando di generazione in generazione.
Una passione tradita, un desiderio irrealizzato, una fortuna mancata, una fragilità caratteriale, un abbandono subito, sono le vie per l’autorealizzazione.
Work in progress
